Leucodistrofia Metacromatica
La Leucodistrofia Metacromatica o MLD è una malattia da accumulo ereditario a trasmissione autosomica recessiva, caratterizzata da degenerazione della mielina del sistema nervoso centrale e periferico. Il difetto consiste nel deficit dell’enzima lisosomiale Arisulfatasi A (ASA). Caratteristiche della Leucodistrofia Metacromatica sono l’accumulo di solfatidi sotto forma di granuli metacromatici e la demielinizzazione, maggiormente presente nei tratti di sistema nervoso a mielinizzazione più tardiva. Nelle aree coinvolte sono presenti perdita della mielina e accumulo di solfatidi nelle cellule gliali, nelle cellule di Schwann, e in altri tessuti (rene, vie biliari, milza, pancreas, surrene..) Ha una frequenza di 1 su 40.000 nati vivi.
Vi sono più forme cliniche:
–Congenita: esordio alla nascita con crisi di apnea, cianosi, crisi epilettiche, ipotonia;
–Tardo-infantile: inizia a 1-2 anni e ha decorso progressivo a quattro stadi; prima compaiono difficoltà di deambulazione, atassia, ipotonia, neuropatia, iporeflessia, perdita delle acquisizioni motorie acquisite; dopo alcuni mesi compaiono regressione mentale e del linguaggio, nistagmo, atrofia ottica, ipertono muscolare, poi subentra tetraparesi spastica con distonia e decerebrazione e infine vi è la completa incapacità ad alimentarsi e il decesso in media a 5 anni dall’esordio;
–Giovanile a esordio precoce: inizia a 4-6 anni ed è caratterizzata da confusione mentale, atassia, incontinenza sfinterica, tremore, segni extrapiramidali, decadimento mentale, polineuropatia e atrofia ottica; nel giro di un anno il paziente non è più in grado di camminare ed infine la malattia evolve rapidamente verso la paralisi pseudobulbare e la tetraparesi spastica;
–Giovanile a esordio tardivo: inizia a 6-12 anni con disturbi del comportamento, dell’apprendimento e della marcia; la progressione è lenta, ma in entrambe le forme giovanili l’aspettativa di vita arriva a circa 20 anni;
–Adulta: esordisce dopo i 16 anni con demenza, disturbi comportamentali e della personalità, perdita della memoria, depressione, neuropatia, segni piramidali ed extrapiramidali, atassia; compaiono poi nistagmo, atrofia ottica, tetraparesi spastica, decorticazione; la progressione può essere rapida o lenta;
–Deficienza multipla di solfatasi: inizia nel primo anno, è simile alla forma tardo-infantile e presenta segni tipici delle mucopolisaccaridosi (dismorfismo facciale, ritardo di accrescimento, epatosplenomegalia, anomalie scheletriche, ittiosi);Deficienza di SAP-1 (proteina attivatrice non lisosomiale): la proteina rappresenta la componente stabile al calore dell’enzima cerebrosoide solfato solfatasi e probabilmente presenta il substrato dell’enzima; i sintomi sono sovrapponibili alla forma giovanile.
I servizi che l’Istituto offre per la LDM sono:
- Consulenza plurispecialistica
- Assistenza ed informazione a pazienti e famiglie
- Diagnosi genetica
- Ricerca in ambito biomolecolare e cellulare
- Riabilitazione neuropsicomotoria
Pubblicazioni Scientifiche
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Galla Daniela, de Gemmis Paola, Anesi Laura, Berto Silvia, Dolcetta Diego, Hladnik Uros. An Italian Cohort Study Identifies Four New Pathologic Mutations in the ARSA Gene. J Mol Neurosci. 2013 Apr 5. [Epub ahead of print].
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Bertelli M, Gallo S, Buda A,Cecchin S, Fabbri A, Lapucci C, Andrighetto G, Sidoti V, Lorusso L, Pandolfo M. Novel mutations in Arylsulfatase A gene in eight Italian families with metachromatic leukodystrophy. Journal of Clinical Neuroscience 2006 May; 13(4):443-8. IF 0,665 (2005)
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